Con il progetto "Solidarietà in scena" ragazzi e anziani sono protagonisti di attività di volontariato e di promozione del benessere dell'Altro, mediante la collaborazione alla realizzazione di uno spettacolo teatrale comune.
Nella realizzazione e messa in scena dell'opera teatrale sono stati coinvolti attivamente ragazzi normodotati, ragazzi con lievi disabilità, anziani autosufficienti e anziani con lievi limitazioni funzionali e/o parzialmente non autosufficienti in un unico progetto di volontariato basato sull'aiuto reciproco, sull'approccio alla diversità, sulla condivisione delle competenze intergenerazionali per lo sviluppo del senso di comunità e solidarietà.
In questo modo si è inteso creare un raccordo intergenerazionale improntato al positivo e creativo potenziamento delle "diversità" tra ragazzi disabili, giovani, ospiti delle residenze per anziani di Rovigo e volontari.
Mediante le attività laboratoriali (laboratorio teatrale, laboratorio musicale, laboratorio dei costumi e laboratorio scenografico) ci si propone di incrementare nei partecipanti l'autostima, l'autoefficacia, gli apprendimenti creativi, alcuni aspetti cognitivi (memoria, concentrazione), l'espressività, gli aspetti relazionali e la capacità di lavorare in gruppo.
Giovani e anziani saranno "attori" in tutti i sensi del percorso laboratoriale e teatrale avvalendosi del contributo di volontari che coordineranno, orienteranno e monitoreranno le attività partendo dalla necessità di stimolare la partecipazione e la creatività di ciascuno, secondo la personalità e gli interessi dei partecipanti.
Sono state previste la figura di un regista teatrale esperto che dirigerà e organizzerà i laboratori teatrali e che curerà la regia dello spettacolo finale e di una psicologa che affiancherà regista e volontari in un lavoro di accompagnamento e di supporto nelle eventuali problematiche e difficoltà di ordine relazionale, comunicativo e personologico che dovessero presentarsi; la psicologa inoltre aiuterà, con un lavoro costruito sullo specifico gruppo che verrà a generarsi, a potenziare le abilità e le competenze di tipo cognitivo, comunicativo, relazionale e a focalizzare ed implementare quello che è il proprio benessere percepito sia in relazione al sé che in relazione all'altro da sé.
La rappresentazione teatrale è stata messa in scena nel corso di un evento dedicato aperto alla cittadinanza e riproposta nelle case di riposo del territorio.